martedì 2 aprile 2013

Il Torbato


In occasione di una lezione che ho tenuto a Vicenza mi sono incontrato con il Torbato della cantina Sella&Mosca.

Ho fatto alcune ricerche e ho scoperto che questo vitigno e questa cantina sono fortemente legate tra loro: è a questa cantina che dobbiamo la rivalutazione di questo antichissimo vitigno, che entra a pieno titolo nella denominazione DOC Alghero.
Stò  parlando di un vino bianco sardo presente solo ed esclusivamente nella zona di Alghero.
Purificato in purezza, allevato ad alberello, nella tipologia tranquilla ottimo anche come spumante brut.

Al naso non spicca per intensità ma per eleganza con sentori minerali avvolti da una bella nota floreale bianca ma anche da una frutta acerba. In bocca stupisce la mineralità  che ritorna con un retrogusto leggermente amarognolo dato proprio dalla sapidità:  bella quindi l'intensità in bocca e il retrogusto persistente.

La sapidità così invasiva è data dai terreni  della zona di Alghero di natura calcareo-argillosa provenienti da sedimentazioni marine millenarie. Il vino da me degustato era appunto il "Terre bianche" zona considerata un può il crù dei vitigni di Sella&Mosca.

Il Torbato appartiene alla famiglie delle "uve malvatiche" provenienti dalla zona del mar Egeo arrivato in Francia, grazie ai Fenici, e  qui conosciuto con il nome di "Malvoisie de Roussilon" e approdata successivamente in Spagna.
Le origini di questo antico vitigno le si intuisce anche dal suo nome dialettale "uva catalana o turbat".

Il Torbato appartiene alla famiglie delle "uve malvatiche" provenienti dalla zona del mar Egeo arrivato in Francia, grazie ai Fenici, e qui conosciuto con il nome di "Malvoisie de Roussilon".
Approdato successivamente in Spagna e poi arrivato  in Saredegna con la dominazione catalana.


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