Altro dibattito interessante che si è tenuto al Vinitaly quest'anno è stato il convegno organizzato da " L'informatore agrario" sulla possibiltà di ridurre il tenore di alcol nei vini . Vini intorno ai 12° era il titolo del convegno.
Secondo le normative in vigore a livello europeo (OCM vino) è consentita la dealcolizzazione del vino fino a un massimo di 2% vol, quindi viene autorizzata come pratica correttiva. Il limite dei 2% vol è stato imposto proprio per evitare una dealcolizzazione spinta che potrebbe alterare il profilo sensoriale del vino.
Secondo la normativa qualora un prodotto ha subito una dealcolizzazione spinta , tale prodotto potrà essere commercializzato come bevanda alcolica o analcoliche ma senza fare alcun riferimento al vino.
L'oragnismo di riferimento per la camunità eupea in quaesto ambito è l'OIV (Organisation internationale de la vigne ei du vin, www.oiv.int/it/accueil/index.php ) che già nel 2004 aveva inserito nel suo "Codice internazionale delle prassi enologiche" la dealcolizzazione max di 2% vol ottenuta da evaporazione parziale sotto vuoto e con altre tecniche.
Attualmente l'OIV sta lavorando proprio per riconoscere quali sono le pratiche enologiche consentite per la dealcolizzazione, in modo da consentire d'avere un grado alcolico inferiore a quello di partenza, o addirittura nullo. In etichetta dovranno essere indicate le tecniche sottrattive adottate e dovranno essere accompagnate dalle indicazioni di quali interventi tecnologici sono stati utilizzati per compensare a livello senseriale la sottrazione dell' alcol.
Due sono i problemi che si pongono:
Il primo è relativo alla definizione di vino. Alcuni vorrebbero che questa bevanda fosse chiamat "vino dealclizzato" altri vorrebbero che fosse definita come "bevanda a base di vino dealcolizzato".
Il secondo problema riguarda la classificazione di questo vino. Fare una categoria unica per i prodotti dealcolizzati rimandando poi in etichetta la segnalazione al consumatore (come per le birre analcoliche o il caffè decaffeinato) o fare categorie distinte per grado alcolico ?
Per ora l'OIV sta valutando di indicare il livello di dealcolizzazione non più in modo generico per tutti i vini in 2% vol, ma come come percentuale del gardo alcolico di partenza (20% vol).
Sorge spontanea la domanda : e se si lavorasse in modo diverso nel vigneto?