Anche quest'anno con l'arrivo del 6 novembre abbiamo incontrato nei vari negozi, enoteche, winebar il vino novello.
I vini novelli non sono vini giovani, ma vini ottenuti con un processo produttivo particolare : la macerazione carbonica.
Questo processo nasce nel 1934 in Francia nel Beaujolais, e consiste nel mettere l'uva appena raccolta in vasche chiuse che vengono saturate di anidride carbonica (CO2), mantenendo un continuo flusso in entrata di CO2 che compensa quella assorbita dall'uva. L'uva viene lasciata per 7-15 giorni in questo ambiente a una temperatura di 30°C . L'uva, che viene schiacciata dal peso dei grappoli sovrastanti, inizia a liberare il mosto e ha inizio una fermentazione intracellulare negli acini ad opera dei lieviti autoctoni dell'uva . Avremo la formazione di glicerina mentre una parte dell'acido malico viene demolito, questo comporterà una riduzione dell'acidità fissa, i tannini saranno decisamente meno agressivi e il colore sarà molto intenso con sfumature violacee. Si formeranno nuovi composti profumati che ricordano la fragola e il lampone oltre che un profumo intenso di uva.
Questa massa viene poi pigiata e messa in una vasca per proseguire la fermentazione alcolica e la sucessiva fermentazione malolattica.
La produzione di questo vino spazia in tutta Italia, isole comprese, anche se la massima produzione la si trova al nord e al centro. E'stata quantificata una produzione in Italia di circa 20 milioni di bottiglie (in Francia circa 60 milioni) in testa Il Veneto e la Toscana. I vitigni più utilizzati sono, nell' ordine, Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulcaino e Barbera. Interessanti i vini novelli ottenuti da Teroldego, Ciliegiolo, Nero d'Avola e Refosco
Per la legge italiana si parla di vino novello quando viene utilizzata la macerazione carbonica per almeno il 30% dell'uva, il restante 70% può essere vino della vendemmia precedente. Non è così in Francia, nel Beaujolais dove ha trovato i natali questo vino, dove vengono utilizzate solo uve Gamay che hanno subito tutte la macerazione carbonica (non solo il 30%). Il Beaujolais Nouveau viene messo in commercio dopo la mezzanotte del 3° mercoledì di Novembre.
Tutto il vino così ottenuto deve essere imbottigliato entro il 31 dicembre dell'anno della vendemmia ed è preferibile consumarlo nel giro di 6 mesi.
Per il servizio si consiglia una temperatura che va dai 14° ai 16°C in un bicchiere a calice di medie dimensioni tipo tulipano medio.